La semantica è importante. Le parole possono aprire o chiudere orizzonti di senso, e quindi possibilità di vita.
Il modo in cui intendo la parola leader, e che condividerò con i partecipanti del Corso “Essere Leader”, è molto specifico. Non ha nulla a che fare con il modo ordinario di pensare e vedere la leadership.
Il primo senso che ha per me questa parola può essere fatto risalire al lavoro del filosofo americano Robert K. Greenleaf, che nel suo libro Servant Leadership introduce la distinzione di leader-servitore. Dice:
«Il leader-servitore è prima un servitore…
Si inizia con la sensazione naturale che si vuole servire, servire prima.
Poi una scelta cosciente porta una persona ad aspirare a condurre.
Questa persona è nettamente diversa
Da quella che vuole essere leader prima…
[senza una causa da servire]».
In questo Corso si intende il leader come “colui che sa servire”.
Come aveva scoperto e mostrato Roberto Assagioli, per comprendere le verità esistenziali bisogna passare per la logica profonda della legge delle polarità.
Le verità della coscienza sono controintuitive (elusive) perché spesso si nascondono dietro la polarità opposta. Ecco qualche esempio relativo al Corso:
- AUTENTICITÀ. La gran parte delle persone vuole essere autentica, ma non ha nessun accesso all’autenticità. Il motivo di questo, è che l’accesso all’autenticità non è “per intentionem” (tramite sforzo diretto), ma “per effectum”. Si è autentici nella misura in cui si è in grado di ammettere e svelare le proprie inautenticità.
L’autenticità include l’inautenticità.
- CORAGGIO. La gran parte delle persone vorrebbe essere più coraggiosa e audace nel perseguire le proprie mete, ma di fatto non ha accesso al coraggio. Il motivo per questo, è che l’accesso al coraggio comincia dal modo in cui lo vediamo. E se coraggio è “non avere paura”, ogni volta che avremo paura non potremo essere coraggiosi (per coerenza d’identità). Ma se il coraggio è “avere paura e agire comunque”, allora la paura è soltanto il primo passo del coraggio.
Il coraggio include la paura.
- FEDE. La gran parte delle persone si sente priva di fiducia e vorrebbe avere maggiore fede nella vita e nel futuro. Tuttavia, la maggior parte delle persone non ha accesso alla fede, e vive frammentata da dubbi. Il motivo per questo è che la fede non esclude il dubbio, ma lo include. La fede è infatti la “volontà assoluta di essere nonostante il non essere” (il dubbio, la finitezza, l’incontrollabilità degli eventi). La fede è dove poni l’accento, dove metti il peso.
La fede include il dubbio.
Lo stesso vale nella LEADERSHIP:
Per poter guidare verso un futuro, bisogna saper servire meglio e più degli altri, servire a un livello superiore.
CREARE UN FUTURO SUFFICIENTEMENTE GRANDE
Il leader è un essere umano “ordinario” che padroneggia l’arte e la scienza di saper servire se stesso e – simultaneamente – gli altri e la storia, in progresso evolutivo.
È una persona “ordinaria” che sa coniugare continuamente – e lo fa in realizzazione costante – individualità e socialità.
Uno dei principi primi della scienza della leadership è che il leader deve imparare a coniugare (creare una SINTESI tra) individuale E sociale
Se potessimo rappresentarla (semplificarla) in un’equazione esistenziale, potrebbe essere qualcosa di simile:
In altre parole, il futuro che crea il leader – e da cui trae la propria ispirazione, il proprio modo di essere e di agire – è sufficientemente grande da includere e soddisfare:
- Questioni d’Importanza Personale (i suoi valori ultimi), E
- Questioni più Grandi di Sé (ciò che vuole e di cui ha bisogno la sua comunità di riferimento)
Uno degli obiettivi del Corso è creare una potente opportunità per supportare i partecipanti nell’identificare quella causa più grande di sé – quella causa in grado di trasformare “chi sono per se stessi”.
Mauro Ventola
VEDI ANCHE
Il Leader come Servitore >> Una causa per cui vivere e morire >> Saper dare per essere se stessi >> Una conversazione che conta
https://www.comunitadieticavivente.org/index.php/d-25-leader/