Lo scrivere è uno dei modi più diretti, spontanei ed efficaci di autoespressione, di manifestazione del proprio interno – è uno dei ponti fra il mondo interiore e quello esteriore
Scrivere di sé è vivere due volte, e magari la seconda volta ci serve a capire meglio la prima. Gli esercizi di autobiografia non richiedono alcuna presunta abilità letteraria, che certe volte diventa un limite. Gli studi ormai consolidati di Pennebaker hanno dimostrato che la scrittura autobiografica non solo fa bene psicologicamente, ma alza perfino le difese immunitarie!
Assagioli chiedeva a tutti i suoi allievi di scrivere un’autobiografia e la incluse tra le tecniche della psicosintesi, ben prima che altri la utilizzassero. Io l’ho proposta agli insegnanti in diverse culture, agli studenti, ai detenuti, ai miei pazienti, agli scrittori etc.
La penna è bacchetta da rabdomante e antenna verso il cielo e a volte ci porta in territori sorprendenti.
Ecco di seguito uno stralcio di alcuni appunti di Roberto Assagioli sul tema.
SCRIVERE PER ESPRIMERE
in: Dott. Roberto Assagioli, LO STUDIARE E LO SCRIVERE (Fonte: Archivio Assagioli – Firenze)
Lo scrivere è uno dei modi più diretti, spontanei ed efficaci di autoespressione, di manifestazione del proprio interno – è uno dei ponti fra il mondo interiore e quello esteriore. Esso ha funzioni e utilità assai varie.
1) SFOGO
Spesso abbiamo emozioni e sentimenti repressi, sofferenze che ci disturbano, che si agitano in noi e vorrebbero venir fuori. La repressione forzata è faticosa e dannosa. La manifestazione ad altri inopportuna e nociva.
Lo scrivere, il gridare per iscritto il proprio spasimo, la propria protesta, la propria indignazione può essere ottima valvola di sicurezza che allevia la pressione interna.
Però occorre resistere alla tentazione di comunicare ad altri lo scritto. Può far loro del male, come abbiamo detto delle opere letterarie scritte per sfogo (Werther, ecc.).
2) AFFIORAMENTO – AUTORIVELAZIONE
Molti dei pensieri più profondi, dei sentimenti più alti e delicati, dei moti più intimi del nostro animo restano soffocati e sommersi dalla corrente rumorosa e spesso torbida delle nostre preoccupazioni egoistiche, dei nostri progetti pratici, dal tumulto delle nostre passioni, dalla folla delle sensazioni e impressioni che ci invadono dal mondo esterno.
Ora, lo scrivere ci offre una buona opportunità, talvolta anzi l’unico modo di aprire un varco e di far affiorare alla luce della coscienza quegli elementi interiori più profondi e più nostri.
Talvolta ne restiamo noi stessi meravigliati. Ci si rivelano aspetti ignorati e insospettati di noi stessi: rimpianti, nostalgie, fremiti, aspirazioni e anche luci, fiamme, intuizioni genuine interiori… tutta una vita d’anima che erompe e fluisce lungo l’esile rivolo d’inchiostro che esce dalla penna – e questa spesso non corre abbastanza rapida per dar forma a quella vita incalzante… Talvolta quasi sdoppiamento – automatismo – uno non sa quello che scrive – automedianità – ispirazione – affioramento del supercosciente.
“… I’ mi son un che,
quando Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch’e’ ditta dentro vo significando”.
Purgatorio, XXIV, 52-54
3) DIFFERENZE INDIVIDUALI
Chi si esprime meglio a voce, e chi per iscritto.
Spesso ci si esprime diversamente, vengono fuori aspetti diversi. C’è chi è freddo di persona, ma fervido per iscritto; e viceversa.
Perciò non si conosce e non si comprende veramente una persona (incominciando da noi stessi) se non se ne conoscono – oltre naturalmente alle azioni – anche i due modi di espressione: verbale e scritto.
CAUSE (della propensione a scrivere – ndr)
– Maggior libertà nello scrivere: si è soli, raccolti.
– La presenza di altri disturba, svia (specialmente i timidi).
VICEVERSA (cause della difficoltà a scrivere – ndr)
– Impaccio, disagio, mancanza di scioltezza nello scrivere
– difficoltà ad esprimersi
– Spesso mancanza di esercizio, di cultura (vedremo come si acquistano).
(…) [ LEGGI TUTTO IL DOCUMENTO
tratto da http://www.psicoenergetica.it/scrittiassagioli.htm ]
A questo proposito vedi anche:
Un seminario di Psicosintesi per continuare a crescere come educatori,
tra teoria e pratica, usando lo strumento creativo della scrittura.