Si può conquistare stabilmente la Pace sul Pianeta?
Per i ricercatori di varie discipline intervenuti al Convegno Internazionale “Scienziati per la pace” – che si è tenuto nei giorni scorsi all’Aula della Cultura – la risposta è sì.
Il primo passo sarà l’impegno a far crescere la coscienza di quella parte dell’opinione pubblica condizionata da un’informazione spesso distorta e incompleta.
Soltanto una comunicazione efficace può permettere ai singoli individui di conoscere, e quindi operare, con sempre maggiore consapevolezza, nelle proprie azioni quotidiane, rispettando sé stessi e i propri simili. A partire dai propri consumi e “rivalutando” i propri bisogni, il cui carico ideologico, oltre che economico, nuoce all’intero Pianeta e alle sue risorse.
Tutto questo richiede dialogo tra le varie discipline per arrivare ad uno sforzo congiunto dove Psicologia e Fisica s’intrecciano a Matematica e Diritto, Economia ed Educazione, Filosofia e Medicina.
L’obiettivo è un mondo in Salute dove il Pregiudizio, la Paura e la Guerra non siano più presenti. Dove anche la Scienza dia agli esseri umani la consapevolezza del Cosmo, rivelando sempre più sorprendenti correlazioni analogiche e interconnessioni, prendendo posizione perché certe distorsioni possano essere corrette.
A tali scopi, gli studiosi che hanno preso parte al Convegno hanno sottoscritto la “Dichiarazione degli Scienziati per la Pace” che sarà inviata all’Unesco. Vi si sollecitano interventi di tipo formativo, per accrescere, nei percorsi scolastici e universitari di coloro che diventano operatori di scienze applicate, una coscienza umana e sociale responsabile. A partire dall’accettazione che scienziati e tecnici che fanno parte di una catena di produzione di strumenti di guerra (o che potrebbero diventarlo) possano opporsi appellandosi ai principi etici su cui le scienze applicate devono essere basate. E che, allo stesso tempo, si intervenga sui media perché la guerra non continui a essere considerata possibile ma sveli definitivamente il volto di un’assoluta aberrazione e violazione dei fondamentali diritti umani.
La Dichiarazione sarà portata nel mondo e si arricchirà nei prossimi mesi della firma di altri scienziati che saranno raggiunti sotto l’egida di “Bandiera della Pace”, l’associazione internazionale che ha promosso il convegno e ha nella sua mission la promozione della Cultura come strumento di Pace, attraverso Scienza, Arte e Filosofia.