Ho compreso che si può servire il Bene comune da fazioni opposte. Ma allora, si potrebbe obbiettare… dove sta la Verità?
La Verità con la V maiuscola è un percorso, è una continua ricerca, di cui possiamo percepire solo timidi riflessi; ma vi è un’altra verità quella terrena…

La pandemia mi ha molto provata, ma non è stata solo una questione legata alla paura anzi direi che quello è stato il male minore.  Purtroppo sono emersi anche rabbia e dolore che mescolandosi alla paura hanno creato una distanza tra me e alcuni fratelli e sorelle sia della Comunità che del gruppo Uriel. Sono stati mesi difficili di crisi profonda, nella quale interrogandomi sull’autentico significato di Bene comune, ho messo in discussione più di vent’anni di percorso insieme.

Ma si sa le crisi sono benefiche, anche grazie al fatto che sì è vero avevo perso fiducia sul piano orizzontale, ma mai su quello verticale. E così ho chiesto aiuto, nella convinzione che ci fosse una via di uscita, una possibilità di comprensione, la messa a fuoco di qualcosa che non riuscivo a vedere.

E l’aiuto è arrivato sotto forma di un versetto della Collana Agni Yoga, il numero 67 di Sovramundano .

E’ stato un autentico dono del Cielo, un rimedio miracoloso, che ancora prima che io lo consapevolizzassi, come un fuoco risanatore ha rimesso a posto le cose bruciando scorie e veleni.

Così, dopo essermi fatta scivolare addosso tutte le emozioni negative che avevano caratterizzato i mesi precedenti, ho cercato di ragionare, e non uso questa parola a caso perché credo/spero di avere contattato un livello più elevato della mia struttura che va al di là della mente concreta.

Ma ecco la prima parte del versetto suddetto.

 Urusvati sa bene che i Nostri amici non si riconoscono in base a convenzioni terrene. Per una mentalità terrena è impossibile capire quanto essi siano dispersi nel mondo. Li si trova in molti ambienti diversi, persino in campi opposti, in entrambi gli schieramenti che si combattono. Una coscienza limitata non si spiegherebbe una tale contraddizione, ma Noi non procediamo secondo gli usi terreni. La coscienza aperta invece comprende che esistono legami di ordine superiore. È poi tanto difficile capire che questi amici cercano in varie parti del mondo di frenare la pazzia umana, usando i linguaggi locali? Forse non si riconoscono fra loro, ma servono il Bene comune.[…]

Ho compreso così che si può servire il Bene comune da fazioni opposte. Ma allora, si potrebbe obbiettare… dove sta la Verità? La Verità con la V maiuscola è un percorso, è una continua ricerca, di cui possiamo percepire solo timidi riflessi che saranno tanto più luminosi quanto più la nostra coscienza sarà pronta ad accoglierli. Ma vi è un’altra verità quella terrena, o forse è meglio dire che sul piano della materia – che è quello di un sistema estremamente differenziato e complesso – non c’è una sola verità ma ce ne sono tante. Dipenderà da noi – dal libero arbitrio funzionale alla nostra tipologia, formazione, cultura, sensibilità, convinzioni e tutto quanto altro ci caratterizza-  sceglierne una piuttosto che un’altra.  Quindi semplificando si delineano tre possibilità:

  1. Non prendere posizione, senza dilungarmi troppo e per richiamare i temi danteschi molto frequentati quest’anno, ho chiaro il disprezzo che il Sommo Poeta esprime per coloro che non esponendosi, né schierandosi non sono degni di meritare il Paradiso.
  2. Avere una visione univoca, di sicuro poco evolutiva perché inevitabilmente porta ristagno, cristallizzazione e morte della creatività, ricordiamoci che siamo immersi in un sistema duale.
  3. Scegliere quello che la nostra coscienza ci detta, assumendocene la responsabilità, nella consapevolezza che tale scelta non è detto sia migliore di quella della sorella o del fratello che ha fatto una scelta diversa.

Ecco oggi questa terza possibilità è la mia verità che spero mi guidi   nelle scelte future lasciando   serenamente che altri in coscienza facciano le loro.

Siamo comunque sempre chiamati a scegliere, dobbiamo prendere posizione e questa deve scaturire dalla nostra individualità, se così non fosse come andrebbe avanti questo mondo ancora così infelice e imperfetto?

Ci siamo lasciati alle spalle la pandemia solo perché incalzati da questioni ben più gravi. E qualcosa mi dice che siamo solo all’inizio.

Sicuramente saremo messi di fronte a molteplici scelte, ma ritrovare l’Unità nella diversità è l’unica scelta comune che possiamo e dobbiamo augurarci.

Ina Di Bella