Così come accade in natura che al fiore segue il frutto, comunque esso sia, commestibile o no, più o meno gradevole alla vista, con tempi lunghi oppure brevissimi, allo stesso modo procediamo noi esseri umani: crescendo e cambiando, anche, spesso, nonostante noi.
Così, seguendo l’evoluzione, tutto nell’Universo è in perenne trasformazione: oggi non siamo quelli di ieri e domani non saremo quelli di oggi ma… saperlo è importante, saperlo fa la differenza, perché ci permette di partecipare e di guidare questo processo vitale di cui siamo, a fasi alterne, comparse e protagonisti.
L’invito è allora oggi a diventarne pienamente protagonisti prendendo parte attiva, ognuno con la propria nota, come meglio può e crede e… trasformarci consapevolmente, trasformando al contempo anche il mondo intorno a noi.
Gli scienziati dicono che l’unica costante dell’universo è il cambiamento.
Tutto fluisce, si modifica e si trasforma in base a leggi superiori di necessità e di utilità.
La vita cambia altrimenti .....non sarebbe vitale.
Ma cosa è il cambiamento?
Da dove parte il cambiamento?
Quali parti entrano in gioco nel cambiamento?
A quale livello si struttura il cambiamento?
Nell’ambito umano, personale e di gruppo, il fondamento del vero cambiamento sta solo nella coscienza che è l’agente creatore di ogni realtà interna ed esterna.
E allora come vogliamo partecipare al cambiamento?
Si fa tanto parlare di gruppo, stare in gruppo, lavorare in gruppo, addirittura Coscienza di gruppo, ma...più che altro negli ultimi due anni abbiamo familiarizzato con l’assembramento, che di gruppo ha forse solo la forma esterna, anzi…molto esterna!
Eppure da li si può partire per cercare di arrivare all’essenza, a ciò che può far dire di essere un gruppo o…di sentirsene parte godendo di tutti i vantaggi che regala.
Cosa spinge dunque le persone verso questa esperienza di cui pare non si possa fare a meno?
Quali gli ingredienti segreti perché questa ricetta riesca?
Quale il valore aggiunto del Gruppo – con la G maiuscola - in ogni contesto? .
Nel 2017 un enorme incendio è passato su Meditation Mount, in California, provocando ingenti danni alle cose e dolore e disorientamento nelle persone che lì vivono e lavorano.
Perchè questo incendio? Perchè la distruzione del fuoco ha colpito proprio questo centro di spiritualità?
Il fuoco annienta, nulla rimane e nulla si recupera dopo il suo passaggio, ma se per l'evoluzione l'azione distruttiva del fuoco fosse necessaria quanto la spinta creativa? Quale percorso ha aperto l'incendio nelle coscienze di Meditation Mount? E che cosa ci insegnano le piante Pirofite al riguardo?
Riparte ad agosto, con la settimana estiva dal titolo “L'anima nel tempo e nello spazio”, il percorso psico-spirituale sulla “Psicologia dell’Anima”.
Questa scuola, basata sullo studio dei 7 Raggi e conosciuta anche come “Scuola dei Tipi Umani”, esiste ormai da più di trenta anni e ha formato la maggior parte di coloro che frequentano, o hanno frequentato, la nostra Comunità.
Abbiamo chiesto a quattro Soci CEV di raccontarci la loro esperienza, che copre - in termini di tempo - quasi tutto il periodo di esistenza di questo percorso formativo, dai primi esordi a oggi.
In questo articolo potete leggere alcuni stralci dell'intervista autogestita, focalizzata da Loretta Todesco.
Quale simbolo del Principio di Unanimità, visualizziamo gruppi di uomini che percorrendo sentieri diversi, convergono verso un unico punto all'orizzonte, dove sta sorgendo il sole. E noi siamo tra questi.
Da fan di questo scrittore ho subito comprato questo suo ultimo libro.
A prima vista, sembra molto impegnativo: 518 pagine, i maestri sono Socrate Buddha Confucio e Gesù. Invece sì legge facilmente, è scorrevole anzi non riesci a smettere di leggere come fosse un giallo. Perché? Scrive con cognizione di causa, con tutti i riferimenti e le notizie necessarie, però si fa tante domande che ti sembrano le tue e poi ti descrive la vita di questi grandi al punto che ti sembra di essere lì con loro. E a prescindere dagli insegnamenti stessi, ti resta la comprensione di quanto siano stati in se stessi coerenti, a qualunque prezzo. E allora capisci che comunque il quinto maestro è nella tua coscienza, sei tu! E forse trasformi il tuo modo di vedere la vita. -- Daniela Ginepro
L’amore stregone, danza rituale del fuoco, M. De Falla
Balletto composto nel 1914 con musica gitana. La danza si riferisce a un rituale che la protagonista deve fare per liberarsi da una maledizione che le impedisce di unirsi al suo amore.
In effetti, nel sentire il ritmo incalzante di questa musica percepisci e immagini proprio un ballo sfrenato attorno a un fuoco che divampa che è l’unica soluzione per bruciare l’incantesimo punitivo per le cattive azioni commesse.Ti viene una voglia di danzare quasi irrefrenabile fino a essere spossato ma liberato! -- Daniela Ginepro
“La Danza” di Henri Matisse, conservato al museo Hermitage a San Pietroburgo.
Quando sono stata in quel museo mi sono ovviamente riempita gli occhi di capolavori non solo pittorici (credetemi i tavoli di malachite sono incredibili) ma non sapevo che nell’ultima stanza mi sarei trovata di fronte a questo quadro che occupa tutta la parete.
È straordinario, ti lascia senza fiato per i colori che ti esplodono in faccia come una fiammata, ti sembra di sentire la musica che solo loro sentono e che quasi li obbliga a muoversi scompostamente ma insieme e in libertà.
Quando esci non sei più lo stesso, è come avere ricevuto una intensa dose di vita.
-- Daniela Ginepro