“…se solo abbiamo abbastanza coraggio per vederla. Se solo abbiamo il coraggio per esserla.”
Calzano a pennello le parole di Amanda Gorman, giovane poetessa, che ha “irradiato” semi di Nuova Era, alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America: la Luce c’è, dobbiamo “solo” imparare a vederla un po' ovunque.
Semi di Luce, ci presentiamo dunque così, con questa pretesa che è anche una promessa, per inaugurare una “Nuova Era” dell’informazione dalla Comunità, alla Comunità e (lo speriamo) non solo. Qualcosa di più e di diverso dalla solita newsletter, che tenga ogni lettore - casuale o meno - incuriosito dalla prima all’ultima riga, o almeno ce lo auguriamo.
Semi di Luce da spargere in ogni dove e anche, perché no, da raccogliere per poter dar loro risonanza… Un periodico? Si certo, vi diamo appuntamento ogni 2 mesi, perché seminare luce con le parole nostre e di altri seminatori è la veste che sentiamo di volere indossare ora come gruppo, per voi e per noi con voi.
La Resa rappresenta il culmine di una fase di lotta e di crisi. Anche se può sembrare vero il contrario, quello della Resa è un momento di massimo compimento, che mette in gioco tutta la nostra umanità permettendole di trascendere i propri limiti. Non c’è altro modo, se non quello di giungere al limite massimo delle possibilità attuali, per poter varcare la soglia che ci separa dalla potenzialità sconosciuta.
Ma… come facciamo a sapere se sia davvero giunto il momento della Resa o se sia ancora il caso di provare con i mezzi che abbiamo?
Cosa accade alla nostra coscienza nel momento della vera Resa? Qual è lo stato interiore in cui veniamo a trovarci?
Il passaggio di Era, da quella del Sacrificio a quella della Gioia comporta grandi cambiamenti paradigmatici, primo tra tutti lo sdoganamento dello humour, della scherzosità e della leggerezza. Per troppo tempo sono stati esaltati rinunce e penitenze ed è stato esecrato il ridere e il buonumore (umore tendente al buono o al bene), liquidati con sufficienza come mancanza di serietà e di profondità. È venuto il momento di riconsiderare degli importantissimi stati d’animo dell’essere umano, imprescindibili indici di piena salute interiore.
La pandemia e le sue conseguenze sul piano della nostra vita quotidiana ci sono arrivate contro con una tale velocità e un tale impatto che siamo tutti ancora come intontiti dal colpo ricevuto. Ma Chi o che cosa ha provocato tutto questo e quale sarà la nostra vita futura?
Quando guardiamo il tema della malattia da un prospettiva più ampia e profonda, troviamo sempre le sue origini in una condizione di squilibrio energetico, riconducibile allo stato di coscienza, individuale e di gruppo.
La nostra vita futura dipenderà dalla trasformazione e dalla possibile evoluzione della coscienza umana.
In questo articolo, vengono indicati sette passi, o sette direzioni, che ci potranno aiutare a entrare in una nuova dimensione dell’esistenza e a dirigere finalmente il nostro futuro su linee realmente evolutive.
Fiorenza Bortolotti, reaponsabile dell’Area Natura e Paesaggio della nostra Comunità, risponde ad alcun domande sul progetto pilota “Adotta un ulivo, Rigenera la terra”.
Come è stata la risposta dei soci e degli amici della Comunità a questo progetto?
Qual è l'impegno della Comunità nell’ambito dell’agricoltura olistica e com’è nato?
Chi si occuperà concretamente del lavoro di rigenerazione della terra?
In che arco di tempo si prevede di vedere dei risultati?
Ci sono ancora ulivi da adottare?
In questa intervista, oltre a darci un feed-back sul progetto di adozione degli ulivi che tanto successo ha riscosso, Fiorenza fa emergere l’impegno forte, antico e poco conosciuto della Comunità verso la terra e tutti i regni di natura.