“Vi sono anche mondi invisibili e la loro esplorazione e conquista riveste importanza e valore ben più grande di quelle dello spazio esterno.” (R. Assagioli, SMC, VIII-2)
Quando contempliamo il cielo azzurro di una giornata di sole, non riusciamo a vedere tutto ciò che si svolge in quella apparente tranquillità. Non vediamo che lo spazio in realtà trabocca di una vita intensa a noi impercettibile, di un’energia che è di gran lunga superiore alla luce che lo pervade. Pensiamo che tutta la vita si riduca a ciò che i nostri occhi sono in grado di vedere; pensiamo che solo ciò che è fatto di materia densa sia la realtà dell’Universo.
L’Agni Yoga ci insegna che i mondi invisibili devono affermarsi nella coscienza umana. E’ indispensabile aprirsi alla realtà che va oltre le apparenze della forma, non in modo fideistico, per una cieca devozione agli insegnamenti spirituali, ma con lo spirito del ricercatore assetato di conoscere tutto ciò che è oltre la stretta cerchia del suo mondo quotidiano. I mondi invisibili sono stati per millenni – e saranno ancora per un tempo incommensurabile – la nostra dimora, di cui non conserviamo memoria per la necessità di adattarci al breve transito come persone incarnate. Le due discontinuità rappresentate dalla nascita e dalla morte, che ancora viviamo con sofferenza, devono diventare passaggi consapevoli, naturali come l’addormentamento e il risveglio di un sereno sonno quotidiano. E cosa c’è dalla altra parte?
Viviamo in un’epoca meravigliosa, non tanto per i pur importanti progressi tecnologici, quanto per la crescente consapevolezza della realtà fino a pochi decenni fa sconosciuta. Gli insegnamenti spirituali del ‘900 sono un’apertura straordinaria alla conoscenza dei mondi invisibili, che i nostri nonni e genitori non hanno avuto o hanno appena cominciato a contattare. E’ questo il principale conseguimento del mondo attuale, per chi vuole aprire gli occhi e vedere.
Non solo: perché quegli insegnamenti, e in modo particolare l’Agni Yoga, ci dicono che dobbiamo cominciare a costruire e curare la nostra casa di luce in quei mondi, con una cura almeno eguale se non maggiore di quella che dedichiamo alla nostra casa terrena. Come? Sarà questo il tema del seminario del 19-20 maggio.
Immagine in evidenza:
“Al di sopra delle montagne”
Nikolaj Roerich (1874-1947)
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Per approfondire
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Secondo l’insegnamento dell’Agni Yoga
A cura del gruppo di studio sui Mondi invisibili”
della Società Italiana di Agni Yoga
Ed. Nuova Era