L’Era della Madre del Mondo riporta in volo lo Spirito dell’Umanità
di Wendy J.Thompson
Quando il grande filosofo indiano Vivekananda volle affermare il significato del Principio femminile, disse : "L'Uccello dello Spirito dell'Umanità non può volare con un’ ala sola".
Proprio come questo uccello simbolico, lo spirito dell'Umanità dovrà volare con entrambe le ali, e si potrà librare solo quando verrà ripristinato l'equilibrio dei due principi, maschile e femminile.
Nel Cosmo, invisibile e visibile, spirito e materia sono indivisibili; l'uno è nulla senza l'altro. Il potere delle Origini spiritualizza tutte le forze.
È giunto il momento per l'Umanità di arrivare ad una vera comprensione delle due Origini e di riconoscere l’ indivisibilità tra i regni invisibili e visibili. Proprio le donne hanno il compito di riaffermare quelle leggi cosmiche che annunciano da sempre la conoscenza e la necessità evolutiva del potere femminile.
In questa nuova epoca, La Madre del Mondo appare come simbolo dell'Origine femminile. Eppure, fino ad oggi, ha nascosto il Suo Nome e velato il Suo Volto e così sarà fino al momento in cui “ le costellazioni si scontreranno”.
In questo nostro tempo, per la prima volta, La Madre del Mondo si sta manifestando su scala planetaria. (...)
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Le grandi leggi del Buddha
nell’insegnamento dell’Agni Yoga
di Giuseppe Campanella
Stiamo ancora sperimentando gli effetti della pandemia, che viene generalmente considerata un flagello giunto inaspettatamente a sconvolgere la vita dell’umanità. Secondo una visione religiosa primitiva, la pandemia va considerata una punizione divina per le colpe dell’uomo. Ma chi ci punisce? Quale divinità è animata da tale volontà? In realtà non esiste alcun Essere superiore che si preoccupa di infliggere punizioni, di qualunque genere esse siano. Questa umanizzazione dei grandi Esseri, che fortunatamente va sempre più scomparendo, fa parte del passato della storia umana.
Esiste invece una legge fondamentale dell’Universo, compresa dal Buddha 2600 anni fa, e riconoscibile dai nostri occhi e dalla nostra coscienza: la legge di causa ed effetto. Questa legge, valida sia sulla Terra che in tutto l’Universo, si può formulare in modo assai semplice e chiaro: ogni accadimento che si manifesta in un dato momento è l’effetto di una causa messa in moto in un momento precedente. Nel collegamento causa-effetto non è implicito alcun giudizio morale: la causa può essere buona o cattiva, e l’effetto sarà anch’esso buono o cattivo. Determinare una causa significa mettere in moto energia, che di per sé è neutra, cioè non è né buona né cattiva. La qualità che viene infusa nell’energia mobilizzata deriva dalla volontà, dal pensiero e dall’azione del suo attivatore
Questa legge fondamentale è strettamente collegata a un’altra legge universale, riconosciuta dal Buddha, la legge di interdipendenza di tutti gli esseri viventi. Nessuna entità nell’Universo, inclusi in primo luogo gli esseri umani, può ritenersi separata da tutto il resto. Se potessimo vedere la rete sottile di connessioni esistenti tra noi, le cose e le altre creature, resteremmo probabilmente stupefatti per questo mirabile intreccio in perenne movimento. (...)
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