Per me un dono di cui ringrazio la Vita, auguro a tutti di incontrarla e di lasciarsi affascinare dalla sua saggezza generosa e libera.
Quando penso a Claudia (e non di rado mi capita di incontrarla nei ricordi, nei sogni, negli insegnamenti che affiorano nel mio quotidiano) sempre sento il mio cuore che sorride.
Il primo incontro di tantissimi anni fa a Poggio del Fuoco aveva lo stesso sapore dell’ultima volta che ci siamo incontrate ad Ancona, in uno dei tanti seminari da lei offerti: schiettezza disarmante e amorevolezza disarmante!
Sì, disarmante, perché di fronte alle sue parole e ai suoi gesti semplici, diretti e sempre delicatamente onesti è facile lasciar andare le difese ed aprire il cuore.
Con quell’italiano sospeso tra Napoli e Buenos Aires, con quel suono dolce dell’idioma castigliano, con le sue frasi costruite per immagini un po’ sacre, un po’ buffe è sempre riuscita a sé-durmi negli spazi più intimi di me stessa: gli spazi dell’Immenso che lei ha già indagato e in cui sa accompagnare chi risuona con la sua anima danzante.
La danza! Claudia usa il movimento per svelare la sacralità del corpo che vive. I gesti, il contatto, lo sguardo, il respiro sono i colori della tavolozza che insegna ad usare e io mi sono innamorata subito di questa via verso l’autenticità.
Non ricordo con lei momenti vuoti, banali, scontati; l’ho sempre sentita molto vicina e interessata all’avventura umana in cui era immersa la mia anima, anche quando lei era stanca o il tempo era risicato. Una domanda buttata lì con la forza dirompente dell’Essenziale, un feedback penetrante come un laser, uno sguardo prolungato per entrare più in profondità, una carezza con quelle manine delicate e potenti… tutto di lei trasmette il messaggio: “mi interessi, sono qui con te”.
E la sua risata “argentina”, che arriva dalla pancia più antica delle donne, mi riconduce al femminino sacro e al suo potere trasformativo. Lo spirito giocoso, che dialoga con una sensualità originaria, sostiene la profondità della sua esplorazione coraggiosa negli spazi arditi delle emozioni, del mistero della morte e dell’Essenza della Vita.
Ha superato molti confini Claudia ed esprime con il sorriso l’ampiezza del suo mondo interiore, contagiando gioiosamente chi la conosce.
Per me un dono di cui ringrazio la Vita, auguro a tutti di incontrarla e di lasciarsi affascinare dalla sua saggezza generosa e libera.
Lucia Albanesi
Claudia Casanovas, in febbraio, terrà un seminario presso la nostra Comunità.
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