La nostra vita spesso è caratterizzata da una profonda esperienza carenziale. Percepiamo maggiormente e più facilmente ciò che ci manca piuttosto che essere grati e “cogliere” ciò che è disponibile e offerto a noi.
Come cambiare questa dinamica interiore?
Nel passato dell’Umanità si sono registrati frequenti eventi in cui sul pianeta si abbatteva la carestia. Questo ha determinato una registrazione ancestrale nel nostro inconscio della “Grande Paura Originaria”, la paura della carestia cioè di non avere il necessario per soddisfare i bisogni primari, la paura di non avere abbastanza per sopravvivere. La reazione a questa paura ha determinato l’insorgere, nell’inconscio collettivo, del “Bisogno di Sicurezza”.
La paura e il bisogno ci hanno condannano a questa esperienza di carenza, perché per noi non è mai abbastanza e non siamo certi che a una buona semina segua un raccolto abbondante.
Come procedere nel nostro futuro per piantare un seme con la Fiducia di un raccolto abbondante?
La prima cosa che dobbiamo fare è verificare la qualità del seme, ovvero del progetto che desideriamo seminare: osservare la sua bontà, la sua integrità, la sua forza e analizzare bene la pianificazione delle varie fasi di manifestazione oppure se vi sono delle incongruenze, perché… se sbagliamo a pianificare stiamo pianificando di sbagliare.
Il secondo step riguarda la preparazione del terreno, la sua purificazione e integrità e, pertanto, dobbiamo chiederci se nel nostro terreno vi sono parti di noi che inconsciamente boicottano il progetto o addirittura lo contrastano.
Si tratta di farsi poche, semplici ma chiare domande:
Abbiamo qualche altro progetto alternativo a quello che crediamo di desiderare fortemente?
Nutriamo la fiducia che tutto ciò che ci serve non ci mancherà mai?
Abbiamo provveduto a bruciare le erbacce della Paura Originaria? La Paura di rimanere senza risorse?
Sarà capitato anche a voi di avere un’idea o un progetto ma accantonarlo perché dicevate a voi stessi: “non me lo posso permettere, non ho abbastanza risorse per poterlo realizzare”.
A questo punto, desidero raccontare una storia in cui penso ognuno di voi possa riconoscersi per averne vissuto magari una simile, per poter illuminare il tema con l’esperienza concreta:
Qualche anno fa, incontrai un’amica che mi confidò il suo desiderio di partecipare a un percorso di crescita della coscienza che aveva la durata di tre anni e un certo costo.
L’amica mi rivelò che non disponeva del denaro per poter accedere a questa opportunità e che “non se lo poteva permettere” e quindi mi chiese come avrebbe potuto fare per realizzare il suo sogno.
Le risposi subito e con decisione che doveva solamente decidere di fare quel percorso, doveva semplicemente seminare nello spazio il suo forte desiderio di fare quell’esperienza e la vita le avrebbe fatto “raccogliere” tutto quello che le sarebbe servito per poterla esaudire.
Non soddisfatta della risposta mi chiese ancora “Cosa devo fare?”. Le risposi nuovamente: “Devi solo decidere di fare questo percorso, sarà il tuo modo di seminare il tuo desiderio per poter raccogliere il frutto come un’esperienza che la vita ti donerà!” Aggiunsi poi : “L’importante è che tu scelga di farlo con tutta te stessa e il denaro ti arriverà!”.
L’amica mi obiettò che faceva l’insegnante e che il suo stipendio era fisso, ma le ribadii nuovamente quanto le avevo già detto rimanendo fermo nella mia posizione e chiedendole di avere fiducia nella vita che ci fornisce sempre quello di cui abbiamo bisogno.
Ci congedammo e lei mi assicurò che avrebbe fatto tesoro dei miei consigli.
Qualche settimana dopo mi chiamò e con grande gioia e stupore mi disse che dopo qualche settimana dal nostro incontro, lei aveva continuato a nutrire con fiducia il suo progetto ed era avvenuto qualcosa di prodigioso. Era stata convocata dal provveditore agli studi della sua città che le aveva affidato un incarico “straordinario” della durata di tre anni e che, come compenso, copriva esattamente il costo del percorso formativo che lei aveva scelto. Mi ringraziò infinitamente e mi complimentai con lei per come era stata fiduciosa e persistente.
Cosa ci comunica questa storia?
Se formuliamo un desiderio con tutte le nostre parti, se è coerente con i nostri principi e valori e lo seminiamo con decisione, lo spazio si organizza per rispondere alla nostra “Domanda” offrendoci tutte le risorse che ci servono per poterlo esaudire. Occorre nutrire il seme piantato con la fiducia di produrre un raccolto abbondante nella accezione di pienezza e abbastanza.
Spesso viviamo nell’abbondanza ma non ne siamo consapevoli perché per noi non è mai abbastanza e così perdiamo molte opportunità che la vita ci vorrebbe offrire.
“Fidatevi dei sogni perché in loro è nascosta la porta dell’eternità”. (Khalil Gibran)
Marcello Spinello