Raccontare di un canto d’amore non è facile.

Noi stessi siamo un mondo infinito e generalmente inesplorato…
Ma in genere non ci va mica tanto di esplorarlo…

Siamo un miscuglio di pensieri ed emozioni in continua trasformazione. Siamo spesso convinti di seguire una nostra strada consapevole, ma non è quasi mai vero. Addirittura pensiamo di esser liberi nelle decisioni che prendiamo…

Mi esploro…

Chiacchierando, chi mi conosce, mi ha chiesto di raccontare l’esperienza di “avvicinamento” al mondo del servizio. Naturalmente ho accettato con entusiasmo… Mi sono detto: fra qualche giorno lo faccio…
Sono passati due mesi e ci ho pensato quasi ogni giorno. Ma cosa mi tratteneva? Oggi, sabato, fuori piove a dirotto e mi sono detto: cascasse il mondo oggi scrivo.

Ho scoperto la comunità nel 2007 a causa di una sfida. Ho iniziato un percorso basandolo sulla fiducia, tanta fiducia. Già allora, persone affidabili mi consigliarono di sperimentare “il servizio”.
Ma il mio pensiero era all’incirca: deve essere interessante lavorare gratis (faccio l’imprenditore!) per fare del bene, quando sarà il momento lo farò certamente… E passarono gli anni.
Il destino bussa sempre due volte dicono, e alla seconda proposta di fare qualcosa per gli altri esseri umani ho accettato. Ogni tanto faccio 1100 km in un fine settimana per lavorare in cucina sotto la direzione di persone spettacolari che mi insegnano anche a cucinare…
E una cosa strana, meravigliosa. Parto il venerdì pomeriggio/sera, dopo una settimana di lavoro, sono stanco morto, magari piove, 550 km davanti a me.
Ma in effetti comincio ad essere leggero e man mano che i km scorrono sento che lascio il “mondo normale” e mi avvicino alla leggerezza e alla spontaneità. La mattina dopo, dopo la solita colazione spettacolare si inizia a collaborare e a lavorare con l’unico scopo di far stare bene gli altri, coloro che stanno lavorando per loro stessi. Si sta insieme, si crea cibo insieme, in allegria. Si pone attenzione alla cura dei particolari, sempre e solo per portare gioia e benessere ad altri esseri umani.
In un lampo il fine settimana è volato via. Si riparte per casa, con un senso di leggerezza molto particolare, delicato, gioioso. Sarei stato ancora, avrei fatto altro, nonostante la stanchezza.

E perché quindi tutta questa ritrosia per raccontare tutto ciò?

Raccontare di un canto d’amore non è facile.

Poi con il tempo mi è stato proposto di dare una mano a coordinare il servizio della cucina.
Ovviamente ho detto di si! In fondo cosa ci vuole?
Ci sono solo 120 persone che spesso fanno volontariato, contrattempi di tutte le salse, di tutti i colori, le scuole che partono nuove, quelle che saltano, quelle che forse, mah vediamo……
Insomma un passatempo gioioso ….
Ma anche questo un passo alla volta si mette in ordine e funziona.
E mentre lavori…. Stai bene.
ciao.

Maurizio R.

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