L’immaginazione è già la creazione della forma; possiede già l’intenzione e il principio di tutti i movimenti necessari per metterla in atto. (D. Bohm)
Forse mai come in questo momento l’umanità ha bisogno di immaginazione, di uomini e donne “visionarie” che riescano a comporre nella loro mente le immagini del futuro che desiderano.
[ L’immaginazione è una “funzione psicologica, riproduttiva e creativa, con cui possiamo portare vividamente davanti alla mente oggetti e percezioni assenti. (…) L’immaginazione creativa ha una grandissima importanza, non ancora abbastanza riconosciuta e utilizzata: si basa sulla legge psicologica per la quale ogni immagine ha in sé un elemento motore che tende a tradursi in azione.” ] (R. Assagioli, Comprendere la Psicosintesi, pg. 62)
Albert Einstein riteneva che, più della conoscenza, l’immaginazione sia ciò che caratterizza l’intelligenza umana. Usiamola dunque!
L’immaginazione, potenziata e supportata dall’intuizione (visione interna, comprensione sopra-razionale della realtà) può dare corpo a una realtà che ancora non esiste, una forma a ciò che i nostri valori più alti ci fanno desiderare.
[ L’immaginazione è già la creazione della forma; possiede già l’intenzione e il principio di tutti i movimenti necessari per metterla in atto. E questo influenza il corpo e tutto il resto, cosicché mentre la creazione si verifica in quel modo, originando dai livelli più sottili dell’ordine implicito, li attraversa finché si manifesta nell’esplicito. ] (D. Bohm)
La capacità di “vedere” ciò che ancora non è (e di amarlo profondamente), la perseveranza nel perseguire la ricerca dei “particolari” della visione e l’azione costruttiva concreta nel qui e ora costituiscono le basi dell’attrazione e precipitazione del nuovo nella realtà.
Possiamo diventare co-creatori consapevoli del futuro, nostro e dell’umanità, se qui e ora, ogni giorno, da soli e in gruppo (meglio sarebbe!) ci dedichiamo a immaginarlo, cercando di essere coraggiosi e saggi nel “guardarne” i particolari, le possibilità attuative in scala crescente. Soffermandoci ad ascoltare i lampi di luce dell’intuizione e a interpretarli, per renderli comprensibili attraverso le immagini che la nostra creatività e il nostro desiderio saprà produrre. Senza paura degli errori, che comunque ci saranno e che sono, a ben guardare, gradini utili per salire verso la meta.
E dunque: