Helena Roerich aveva sviluppato la superiore facoltà della chiarudienza; possiamo quindi ritenere che i libri dell’Agni Yoga siano stati dettati direttamente dal Mahatma Moria.
La trasmissione dei libri dell’Agni Yoga è proseguita dal 1920 al 1938. Helena Roerich aveva sviluppato, in particolare dopo il trasferimento in India e dopo l’esperienza “di fuoco” vissuta nel terribile inverno tibetano, la superiore facoltà della chiarudienza. Possiamo quindi ritenere che sono stati dettati direttamente dal Mahatma Moria.
Sono diciassette libri, tradotti ormai in numerose lingue, per l’impegno particolare assunto in tal senso dall’organizzazione Corona Mundi, che ha operato per molti anni a Ginevra. In Italia sono editi dall’Editrice Nuova Era www.editricenuovaera.org
Oltre a questi libri – definiti come “Libri dell’Agni Yoga” – ve ne è un altro, nato nel periodo tra il 1924 e il 1928, i Criptogrammi dell’Oriente, meno conosciuto ma non di minore rilievo. Questo libro si discosta dagli altri perché, invece dei cosiddetti versetti o paragrafi, contiene parabole e leggende. Si tratta di testi di grande interesse, che rivelano pagine di storia, ignote tuttora nella cultura corrente, sulla vita del Cristo, del Buddha e di altre eminenti figure spirituali del passato. Da queste pagine si comprende che siamo lontani dal conoscere la vera storia dell’umanità. Nello scritto “Un libro dimenticato”, Anton Malyguine cita una significativa frase del Buddha: “La verità è l’unica fonte di coraggio”. I Criptogrammi dell’Oriente sembrano proprio essere un documento del coraggio che può derivare dalla verità. Secondo il nostro parere, si tratta di un libro che fa parte a pieno titolo dei “Libri dell’Agni Yoga”.
E dopo il 1938? Completati quei libri, Helena Roerich ha continuato fino alla morte ad annotare nei suoi diari le conversazioni con il Maestro: un patrimonio colossale, ancora non conosciuto integralmente, che si sta rivelando in questi anni nella sua complessità e ricchezza di insegnamento. Dopo la morte di Nikolaj nel 1947, Helena si trasferisce col figlio Yurij da Naggar nella Valle di Kullu a Kalimpong nell’Himalaya orientale, un luogo rinomato per il clima relativamente mite, certamente più adatto alla sua età. Prende in affitto una casa, tra le più belle di tutta la cittadina, costruita da un architetto scozzese, dal curioso nome di Crookety, che letteralmente significa la “stortarella” per la sua forma singolare. Helena vi morirà nel 1955, all’età di 76 anni, immersa fino agli ultimi giorni in un’incessante operosità. Continuerà infatti a mantenere un intenso scambio di lettere con i suoi circa 150 corrispondenti in tutto il mondo, che le pongono domande per comprendere i passi dell’Insegnamento.
Crookety è stata acquistata da un Trust indiano con il contributo della Comunità di Etica Vivente: Attualmente è un piccolo museo dedicato alla sua principale abitatrice, e un centro in cui si studia, coltiva e diffonde l’Agni Yoga. La Comunità di Etica Vivente ha raccolto le più significative lettere di Helena del periodo indiano nel volume Lettere dall’India (Nuova Era, 2008). Esse ci parlano in modo sorprendentemente attuale del senso profondo di quei 35 anni di lavoro (1920-1955) al servizio del Bene maggiore per l’umanità.
Foto: www.agni-yoga.net