A più di un centenario dalla sua nascita, i Fiori di Bach hanno trovato molti estimatori tra le persone semplici, forse attratte dalla semplicità di eterne Verità e del metodo, ma anche tra i guaritori più sensibili che ne hanno colto il significato più profondo e il messaggio intrinseco.

 

… è stato dimostrato che, grazie a queste Divine Erbe, non solo gli ammalati vengono guariti, ma che la gioia, la felicità, la gentilezza e l’utilità, entrano nelle vite di coloro che hanno partecipato della loro Virtù Guaritrice. Ciò che è necessario, adesso, è che chi ha conoscenza di queste particolari Erbe, vada in giro e ne insegni a tutti l’utilizzo.

Così scriveva Edward Bach, il medico fondatore della terapia con i “Fiori”, in una lettera ai suoi colleghi del Settembre 1936. Ho sentito un fremito di orgoglio, quando impegnandomi a scrivere questo articolo, mi sono imbattuta in questa sua lettera, come fossi, insieme a tutti i colleghi che stanno partecipando alla corretta diffusione, una cellula della sua auspicata Fratellanza. Richiamata ad un appello, ho ricostruito tutti i momenti in cui i “Fiori di Bach”, mi hanno affascinato quando studiavo naturopatia e ancor di più, quando li sperimentavo su me stessa e poi li iniziai a consigliare ad amici, conoscenti, clienti.

Sono passati quasi 100 anni da quella sua lettera e fu proprio tra il 1917/18 che E. Bach, avendo avuto diagnosticato un grave tumore alla milza, ne guarisce e con forza e determinazione si convince che l’attitudine a reagire per dedicarsi a qualcosa di utile, come aiutare gli altri, sono la forza che determinerà il miracolo della “guarigione”.

La malattia nasce dal conflitto che può scatenarsi quando la personalità non vive in armonia con il proprio essere, generando squilibrio; contemporaneamente offre l’opportunità di metterci in ascolto di noi stessi, per ritrovare la strada verso la guarigione. Così E.B. cambiava I paradigmi della scienza a quei tempi, e questa teoria mi affascina a tal punto da diventare per me Certezza.

A più di un centenario dalla sua nascita, i Fiori di Bach hanno trovato molti estimatori tra le persone semplici, forse attratte dalla semplicità di eterne Verità e del metodo, ma anche tra i guaritori più sensibili che ne hanno colto il significato più profondo e il messaggio intrinseco.

Ovviamente, hanno trovato anche i detrattori, gli scettici, e tutti quelli che non avendo ancora sintonizzato la loro mente ad una possibilità interpretativa della guarigione, oggi sostenuta anche da alcune acquisizioni di fisica quantistica, ne ostacolano, fosse anche per questo motivo, l’ascolto.
Mi continuo invece a stupire del perché la mente umana, specie se costruita attorno a rispettabili studi, che sono le fondamenta del sapere, non si apra per lo meno alla sospensione di giudizio dell’agnosticismo e non si ponga quanto meno il dubbio storico di evidenze testimoniate dalla notte dei tempi. Ma, per ritornare ad essere più fiduciosi, basta guardarsi attorno ed accorgersi di quante persone usino oggi, la terapia con i Fiori o con le piante, e quanti psicologi, medici e addetti ai lavori li consiglino con successo.

E’ anche accaduto che molti “ collaboratori” appartenenti a quella Fratellanza di cui Bach parlava, sono andati oltre ed hanno messo a punto strategie evolutive dei suoi Fiori; mentre altri ne sono stati trovati e sperimentati, come i Fiori Himalayani, Californiani, Australiani, che prevedono l’utilizzo di alcune essenze che crescono in altre zone del Pianeta e forse in maggiore sintonia con l’età psichica di quelle popolazioni; alcune a mio parere possono anche essere aggiunte al bagaglio dei 38 fiori, proprio perché “nuove”.

Un’interessante evoluzione dei Fiori di Bach sono i cosiddetti “Fiori della Sintesi”, dove un’accurata e approfondita ricerca della loro creatrice – Patrizia Alberti – ne rivela nuovi ed interessanti usi, come per esempio “l’assunzione di gruppo”: una possibilità di collegamento energetico di un gruppo con un obiettivo comune per accelerarne la coesione e la fusione consapevole.

I “Fiori della Sintesi” prevedono una sintesi triangolare dell’energia del Fiore con un programma molto attento di preparazione, dove oltre che prendere in considerazione il rimedio tradizionale che trasmette la qualità di quel Fiore, considera anche la prima costellazione collegata al momento della preparazione dell’essenza e la seconda costellazione riferita al momento della prima diluizione.

Essi derivano, dunque, da un accordo energetico tra fiori e stelle, evocando specifiche qualità per armonizzare conflitti ed energie cristallizzate nell’inconscio inferiore, che alla lunga sarebbero probabili cause di malattie , e aiutano a procedere speditamente al risveglio dell’IO/Volontà che passa  al governo della personalità che agisce l’abbondanza creativa dell’energia liberata, per un progetto finalizzato alla crescita della coscienza che si avventura con un ben più ampio respiro, verso l’apertura a comprensioni più ampie di vita.

Oltre che al rapporto triangolare delle forze dinamicamente interagenti, che servono ad elevare la vibrazione del preparato, lavorando in un’unica direzione evolutiva impressa dalla “congiunta intenzionalità” dell’operatore, i Fiori della Sintesi, sono preparati secondo un’accurata ricerca del luogo di fioritura degli stessi; dell’acqua utilizzata nelle preparazioni che è sempre “acqua mariana” cioè proveniente da benefiche sorgenti di acque molto particolari, portatrici di vita e amore sulla terra ; come stabilizzatore e conservante delle essenze, un cognac francese , frutto dell’esperienza pluriennale di un’azienda biodinamica secondo il metodo steineriano; e a suggello della voluta scelta non retorica, ma sostanziale, delle ampolle di vetro soffiato, per evitare contaminazioni di residui impuri del vetro stampato, per contenere la tintura madre.

Tutto per concorrere a trovare un allineamento verticale, in ogni fase della preparazione, rispettando accordi e sintonie energetiche rispettando la nota di armonia e bellezza che una vibrazione così elevata, vuole portare.

  Renata Mazzocchi

 

 

Se vuoi sapere o capire meglio cosa sono i Fiori della Sintesi