Fra migliaia di persone in tutto il mondo è diffusa la convinzione che questo periodo possa essere utilizzato per facilitare l’intenso afflusso di Forze Spirituali che suole avvenire ciclicamente ogni anno (…)
Ormai una ricorrenza conosciuta da molti, sempre di più, seppure, anche volutamente a non banalizzarne il senso, poco “pubblicizzata” e diffusa come appuntamento annuale per i viandanti spirituali di tutto il mondo al di là di ogni credo.
Wesak, come il culmine di un anno di lavoro sui piani sottili compiuto e…come momento cruciale di semina per il lavoro che sarà da compiere da lì in poi.
Wesak, come celebrazione del legame che unisce noi mortali con le forze e le energie dell’Anima Una e la dimensione di Infinito cui, se siamo qui a leggerne, certamente aspiriamo.
Wesak, come possibilità di attingere al bacino di energia vitale più importante e ampio che possiamo immaginare, da utilizzare tutto l’anno come carburante per ogni attività e iniziativa volta a costruire quel Nuovo Mondo di cui tanto ultimamente si parla.
Ecco, fin qui un panorama estremamente sintetico e anche piuttosto “scarno” di ciò che possiamo intendere ci sia dietro al nome di questa festa – Si perché è anche una festa – cui ci accingiamo a partecipare. Poi però vi è la parte “pratica”, il lavoro che questo momento richiede e suggerisce di svolgere per far si che quanto sopra descritto diventi, nelle nostre singole e ordinarie vite, quanto più tangibile possibile, portando quella scintilla di straordinario la cui promessa ci ha condotto e ci conduce ogni anno fino a qui.
Le parole di Roberto Assagioli sono a tale proposito quanto mai puntuali e, come sempre, cariche di quella esattezza e praticità, che connotano ogni sua indicazione per percorrere efficacemente la Via che ci conduce a contattare il mondo superiore.
Di un lavoro abbiamo detto si tratta questo della ricorrenza del Wesak, un lavoro che si svolge sia sul piano esteriore che su quello interiore e così Assagioli appunto ne parla dicendo cosa ognuno dovrebbe fare:
“Ciascuno di noi dovrebbe farsi un programma preciso di attività in questi due campi diversi, animato dal proposito generale di dare il massimo di interesse, di attenzione, di fervore, di Volontà di Bene a questa opera di Amore, procurando di dare il più completo rendimento di noi stessi, tenendo ben presente lo scopo e l’importanza decisiva dell’evento che si sta preparando. Ci è stato chiesto di dare nella maggior misura possibile tempo, attività e, per chi può, denaro. Ciò implica dare in primo luogo e al massimo noi stessi.”
Qui fa specifico riferimento alla preparazione ai giorni del Wesak, ma la nota, l’atteggiamento interiore con cui indica di disporsi a questo momento è molto precisa e limpida: VOLONTÁ DI BENE deve essere il movente che ci guida in questo pellegrinaggio e va indagato con cura prima ancora di mettersi in cammino.
Proprio un programma è quello che lui indica, con delle tappe ben precise, da percorrere e quanto meno da indagare…fra tutte trovo importante evidenziare le seguenti:
“II. – È opportuno parlare con fervore, ma anche con discrezione. Parlare con serietà, in modo da destare fiducia, mettendo in rilievo l’importanza del momento. Per molti può essere opportuno parlarne come di un’ipotesi, dicendo pressappoco: Fra migliaia di persone in tutto il mondo è diffusa la convinzione che questo periodo possa essere utilizzato per facilitare l’intenso afflusso di Forze Spirituali che suole avvenire ciclicamente ogni anno e che culmina ai Pleniluni di Maggio e di Giugno, afflusso che può portare grandi benefici nella vita dell’umanità.
Possiamo dire che non abbiamo prove esterne di tutto ciò, sebbene vi siano state molte conferme; ma, d’altra parte, nessuno ha la prova che ciò non sia vero. Comunque, invocare Dio e le Forze Superiori non può portare altro che bene. L’astenersene potrebbe costituire una vera e propria diserzione, mentre il parteciparvi non può ad ogni modo che attirare del BENE sulla Terra, sugli uomini che ne hanno sì grande e urgente bisogno.”
E ancora:
“III. – Favorire, intensificare e coltivare attivamente lo spirito di Amore, di Volontà di Bene e la Comprensione.”
Il Movente di cui accennavo sopra ricordate? Volontà di Bene e aggiunge SPIRITO DI AMORE e la COMPRENSIONE…valori, atteggiamenti interiori che possono dirsi dei “sempreverdi” e non solo da coltivare per il Wesak!
Infine vorrei chiudere con il COME si può attuare tutto ciò, con quello che Assagioli indica essere il modo principe che è la vera via:
“Vi sono vari modi per farlo: il primo è essere di esempio. Questo è lavoro esoterico ed exoterico ad un tempo: esoterico perché per manifestare certe qualità occorre averle sviluppate in noi stessi; ed è exoterico in quanto quelle qualità si manifestano qui, visibilmente.”
Cosa altro si potrebbe aggiungere? Che a questo punto è quanto mai prezioso questo momento dell’anno per tutti noi Pellegrini aspiranti sulla Via…Un’occasione, l’occasione che ogni anno ci è offerta come un regalo, come una Promessa e un impegno che si rinnovano: LA PROMESSA che siamo parte di un tutto e che in virtù di questo mai saremo soli e a questo tutto abbiamo dunque un poco il “dovere” di contribuire.
Per approfondire:
Preparazione exoterica ed esoterica per il Wesak
di Roberto Assagioli
Chiara Damilano