Bisogna proteggersi in coscienza, creando una corazza invulnerabile di emanazioni nervose. Neppure le più gravi epidemie possono svilupparsi se si comanda alla coscienza.
Il tempo che ci separa dal momento in cui saremo finalmente insieme nell’Aula della Cultura a parlare di futuro e di Cosmo, si è purtroppo allungato. Ma questo non ci impedisce di continuare a rimanere in contatto tra noi. Non ci impedisce nemmeno di attingere all’Agni Yoga come a una sorgente di luce che può rischiarare questo momento di buio.
Stiamo vivendo una grande crisi globale, nel senso che essa non colpisce più solo una zona della Terra, ma coinvolge tutti i continenti e le nazioni, e tutti gli individui che vi abitano. In alcuni luoghi l’emergenza sanitaria è più forte, in altri essa è solo agli inizi, in altri essa non è ancora manifesta, ma solo preannunciata. In ogni caso ci troviamo in uno stato di emergenza che attraversa come un’onda tutto il Pianeta, sollevando moti di paura e provocando stati di oggettiva difficoltà.
Come altri Insegnamenti, anche l’Agni Yoga contiene molte pre-visioni di ciò che sta ora accadendo; potremmo usare anche la parola “profezie”, dato che se ne scriveva nei primi anni del 900. Ma l’atteggiamento dell’Agni Yoga è, più che profetico, “razionale e materialista”, nel senso che propugna ripetutamente una marcata aderenza alla realtà, sia quella visibile che quella percepibile attraverso degli organi di senso psichici, realtà considerate entrambe vere e dimostrabili. Soprattutto, una visione sufficientemente espansa può includere il riconoscimento delle cause di ogni fenomeno attraverso i suoi effetti, che erano già impliciti nelle cause stesse.
Lasciamo pertanto ad altri la formulazione di ipotesi sui fatti contingenti che hanno provocato quest’epidemia e, attraverso la visione dell’Agni Yoga, proviamo a metterne a fuoco le cause più profonde e più ampie nel tempo e nello spazio. Soprattutto ci interessa conoscere quali suggerimenti l’Insegnamento ci offre per affrontare questa situazione al meglio delle nostre possibilità e ricavandone anche il meglio delle opportunità.
Credo che tutti noi già colleghiamo quanto sta accedendo con lo stato generale del mondo, anche se la connessione precisa “causa – effetto” tra i grandi problemi dell’umanità – sfruttamento ecologico, sfruttamento umano, egoismo, ingiustizia, competizione, guerre assurde, scorretta distribuzione delle risorse, solo per citarne alcuni – e l’azione di un microscopico virus, potrebbe sfuggirci. Ogni volta che ci discostiamo dalle Leggi superiori che regolano l’Universo, inevitabilmente prima o poi siamo richiamati, dalle conseguenze stesse, a prendere atto di quanto abbiamo agito e ad assumercene la responsabilità. Questa è la grande Legge del Karma, che dà ritmo ed equilibrio all’intero Universo.
Ma l’Agni Yoga, oltre a sancire queste “cause di male” già sperimentate (in qualunque forma esso si presenti) ci offre uno stimolo in più, attribuendo l’origine di certe malattie al fuoco e alle nuove energie che stanno precipitando sul Pianeta e che impattano sulla struttura bio-psichica dell’umanità. Poiché non siamo pronti ad accogliere queste energie e ad assimilarle nella nostra bio-psiche, esse causano ogni specie di disordini, in molti campi e livelli diversi.
Cuore 584:
“…Non dimenticate le epidemie da fuoco che stanno per sopraggiungere. Nella storia dell’umanità si trovano molti moniti elaborati. Specie ora che si fa grande uso di tante energie non ancora ben comprese è il caso di pensare alla possibilità di un contraccolpo. Gli scienziati riflettano sulle caratteristiche di molte malattie; non basta volerle spiegare semplicemente con l’addensarsi del turbine sociale. Le cause sono molto più profonde, e il Nostro consiglio, di educare il cuore, è quanto mai tempestivo”.
Mondo del Fuoco 1, 262:
“ …L’umanità deve imparare a trasmettere e ricevere pensieri, ma non è bene che la sostanza ignea si confonda con altre correnti più grossolane. Certo fenomeni come questo dicono fino a che punto il fuoco sia già intenso nell’umanità, ma non sarebbe bene che esso, non riconosciuto, irrompesse in regioni indesiderabili. Queste intrusioni potrebbero assumere proporzioni tali da essere distruttive, e affermo che le epidemie possono nascere proprio da tali disordini. Se parlo di equilibrio e di commensura con il fine, è per ricordarvi l’armonia di tutta la vita”.
Il nostro sguardo deve dunque volgersi, nel cercare le cause, simultaneamente al passato e a ciò che ne deriva, e al futuro e a ciò che ne proviene: essere pronti a riconoscere e integrare le nuove energie che avanzano e, per far questo, a liberare e purificare lo spazio collettivo e individuale dalle vecchie scorie.
Lo strumento principe per svolgere entrambe queste azioni è, per l’Agni Yoga, il Cuore, che sa unire e armonizzare mondi diversi.
Ed è proprio il cuore che può metterci a disposizione un’ampia gamma di altri strumenti, tutti molto concreti, applicabili, semplici. Ne citerò alcuni:
- L’accoglienza e l’utilizzazione dell’insolito, intendendo con questo termine tutto ciò che non ci aspetteremmo e che è avulso da qualunque previsione. L’Insolito ha un potere destrutturante che, se da una parte ci pone delle sfide a volte notevoli, dall’altra ci libera da abitudini e attaccamenti cristallizzati e bloccanti. Cosa di più insolito di un piccolissimo virus che mette in ginocchio il mondo e tutte le sue certezze?
- L’esperienza tangibile della interdipendenza tra esseri e paesi diversi, al di là di distinzioni geografiche, culturali e sociali. Una volta toccata con mano questa realtà, diventa assurdo voler separare e difendere con mezzi artificiali ciò che, per sua natura, è uno.
- La ricchezza generata dalle qualità del Cuore: la fiducia la solidarietà, l’empatia, la compassione, la cooperazione, la buona volontà, il coraggio…tutte qualità indispensabili per affrontare questa grande crisi.
E un paio di strumenti ancora più specifici e potenti:
- Quello dal misterioso nome di “Tactica adversa”, che consiste nel porsi la domanda: cosa di più e di meglio posso conquistare utilizzando, e non solo contrastando, l’energia dell’avversario, che in questo caso è il virus? Cosa posso conquistare grazie ai problemi che mi crea?
- L’intensificazione dell’energia psichica, concetto molto caro all’Agni Yoga. Essa è quel tanto del Fuoco onnipervasivo che una coscienza è in grado di assorbire e fare proprio. E’ quella “porzione di fuoco” che riusciamo ad attivare dentro di noi, nella nostra coscienza e fino ad ogni cellula del nostro corpo. Va da sé che anche il nostro sistema immunitario ne venga fortemente attivato.
Gerarchia 418:
“Bisogna proteggersi in coscienza, creando una corazza invulnerabile di emanazioni nervose. Neppure le più gravi epidemie possono svilupparsi se si comanda alla coscienza. Un esperimento con la sostanza dell’energia psichica dimostra quali potenti antisettici l’uomo porta in sé. Bastano e occorrono due soli requisiti: primo, la realizzazione di quell’energia; secondo, la comprensione della Gerarchia come unico mezzo per accrescerla. Non pensate alla Gerarchia come a qualcosa di astratto. Bisogna invece intenderla come il più potente agente vitalizzante: è il rimedio primario. Ma qualsiasi pillola, per agire, deve essere ingoiata, e qualunque unguento applicato. I farmaci sono inutili finché restano nell’apoteca. Del pari il Beneficio della Gerarchia deve essere colto mediante l’impegno fervido: se è irrevocabile esso esercita un’azione risanante”.
Forse è proprio questo, il contatto con una sfera più elevata e sottile di Vita in qualunque modo vogliamo chiamarla – Gerarchia, Guide, Maestri, Cristo, Cielo, Luminari…- lo strumento più potente, che sintetizza in sé tutti gli altri e ci rende abili ad utilizzarli tutti sul piano concreto. E’ la capacità di “essere nel mondo ma non del mondo” e di collocare una zona della nostra coscienza in quello spazio del Cosmo da cui possiamo attingere luce, amore e forza; mentre con altre parti di noi cerchiamo di destreggiarci nel complesso microcosmo generato dal piccolo virus.
Arrivederci a ottobre, per condividere i frutti del nostro allenamento!
Marina Bernardi
Presidente della Comunità di Etica Vivente