Dinamicità! Quest’anno ha visto la sua manifestazione principalmente nel mettere insieme “vecchio e nuovo”, nell’accogliere novità importanti adattandole, o meglio, sostenendone l’adattamento alla trama pre-esistente; a volte rielaborando, a volte riportando alla luce, a volte anche… stravolgendo.
Un’immagine traghetta la Comunità dal passato triennio gestionale a quello futuro, l’immagine del rombo che nei suoi 4 vertici sintetizza i punti focali di tutta la manifestazione della sua vita (della Comunità) come oggi la intendiamo: l’Associazione Comunità di Etica Vivente, il Gruppo di Meditazione Creativa, la Società Italiana di Agni Yoga e l’iniziativa India nelle sue componenti Centro Himalayano di Etica Vivente e Darjeeling Goodwill Center.
Il rombo è una figura dinamica, che unisce alla saldezza del quadrato la mobilità data dalla sua verticalità e tensione verso l’alto. Riprende inoltre il simbolo originario della Comunità, il rombo con 12 fiammelle anch’esse di forma romboidale.
SALDEZZA E DINAMICITÀ possono quindi essere considerate le parole chiave che hanno caratterizzato questi ultimi anni e che, auspichiamo, possano connotare anche il prossimo futuro.
Saldezza principalmente nell’aver mantenuto fermi i pilastri su cui la Comunità si fonda: Studio, Meditazione, Servizio e che il suo fondatore ha seminato e curato fino a consolidarli: questo il vero, immenso e profondo Grazie che a lui dobbiamo, ci ha mostrato una via, ci ha guidato fino a renderci autonomi e ora gli dobbiamo mostrare la capacità di camminare completamente da soli.
Saldezza nel consolidare ogni obiettivo raggiunto dando il giusto tempo perché si compiano passi e passaggi, tra attività e modalità di conduzione e gestione delle stesse.
Saldezza nel principio di fratellanza che, attraverso gli eventi della vita “personale e intima” della Comunità che ci hanno toccato: la scomparsa di Oriana e di Luca, ha avuto espressione chiara, concreta, immediata, a dimostrazione del fatto che non si tratta solo di parole.
DINAMICITA’ l’altra parola chiave che conduce questa relazione, ha visto la sua manifestazione principalmente nel mettere insieme “vecchio e nuovo”, nell’accogliere novità importanti adattandole, o meglio, sostenendone l’adattamento alla trama pre-esistente di prassi, abitudini, regole e quant’altro sul tema, a volte riadattando, a volte riportando alla luce, a volte anche…stravolgendo.
NEI FATTI
si sono avvicinate varie persone nuove, per lo più giovani. Un magnete fondamentale di questo cambiamento è stato il Centro Welcome, progetto avviato nel 2016, che ha continuato ad operare sempre più e sempre meglio. Ad oggi i giovani accolti sono stati 18, italiani e stranieri, di cui 9 hanno fatto il periodo “canonico” di 3 o di 6 mesi, mentre altri 9 vi hanno soggiornato per qualche settimana.
Alcuni di loro, dopo l’esperienza al centro Welcome, sono rimasti a vivere qui e hanno ripopolato Valle del Sole.
Diversi i progetti che da parte loro sono stati elaborati e presentati per lo sviluppo di alcuni settori: un bel paniere di nuove idee di rinnovamento da esaminare e considerare.
Tra i tanti progetti vi è stato quello della ristrutturazione e ampliamento dell’orto biologico, che si sta felicemente concretizzando e in cui è stata sperimentalmente applicata una sintesi tra biologico, sinergico, permaculturale…, esso è stato avviato sulla base di donazioni e finanziamenti, in modo da consentirne l’impianto iniziale. Finora è stata raccolta circa un terzo della cifra prevista per un piano di sviluppo di 3 anni. Questo orto dovrebbe diventare una piccola “impresa” produttiva, attraverso cui chi se ne fa carico possa ricavare il necessario per l’auto mantenimento e sopperire alle esigenze della cucina, con cui dovrà lavorare in sinergia.
Altro evento concreto che testimonia il processo dinamico e in divenire della Comunità, è stato l’ottenimento dell’accreditamento per organizzare dei soggiorni sotto l’egida del progetto Erasmus, per cui saranno ospitati degli studenti stranieri per periodi dai 10 mesi in su. I primi due ragazzi sono in arrivo da UK e da Estonia.
il progetto Work4selfrealization è stata un’ulteriore iniziativa per i giovani finalizzata a rivedere il tema del lavoro in chiave costruttiva e positiva e, non ultimo, come via di realizzazione e di espressione per contribuire all’edificazione del “nuovo”: da qui la nascita di concreti progetti di impresa in via di analisi e la contemporanea nascita di nuove idee imprenditoriali, che hanno reso la Comunità un vero e proprio “incubatore di Start Up” avviate inizialmente con un supporto ideativo e materiale da parte della Comunità, sempre attraverso donazioni ricevute a tal fine, per poi diventare auto-sostenenti.
Spazio ai giovani significa anche ripensare modelli e la partenza non può che essere dal modello Economico: ferma restante la formula sperimentata e sempre valida della compartecipazione economica, che aiuta a sentirsi parte concreta e attiva di questo Grande Progetto che è la Comunità, quando magari non si riesce a portare le proprie mani fisiche sul posto per “fare” (stanno riscuotendo una risposta positiva i piccoli progetti di acquisti e di investimenti su fini precisi, progetti che vengono esposti in sala da pranzo fino al raggiungimento dell’importo necessario per realizzarli.), sono in avvio degli esperimenti nel campo del rapporto servizio-lavoro, affidando all’interno, tra i soci idonei per competenze, con una remunerazione contenuta, alcuni lavori che venivano svolti all’esterno, portando a 4 attualmente questo tipo di collaborazioni.
L’obiettivo, esperimento per esperimento, è quello di giungere ad individuare in modo sempre più chiaro un modello economico idoneo e calzante sulla realtà della Comunità.
Ovviamente il servizio gratuito continuerà a rimanere uno dei capisaldi della vita della Comunità, trovando modi sempre nuovi e più consapevoli di realizzarsi.
APERTURA AL MONDO ESTERNO
Dal sito internet alle iniziative più sottili come GNA Good News Agency, (Franco Anesi è il nuovo presidente dell’Associazione, in sostituzione di Sergio Tripi. Il bollettino arriva a 50.000 persone in tutto il mondo), passando per la partecipazione a reti nazionali (Rive; Rete italiana dei Villaggi ecologici) e internazionali (Gen- global ecovillage network) di villaggi ecologici varie…La Comunità esprime la nota di dinamismo di cui sopra aprendosi con coraggio e forte della sua consolidata identità e valori al mondo esterno e portando in questo con sempre maggior decisione, il suo contributo.
Apertura è anche esplorare da vicino altre realtà affini e poterle in qualche modo “vivere” dal di dentro, quindi è successo che sull’onda della relazione creata in questi ultimi anni con Auroville, 4 soci della comunità, Marcello, Fiorenza, Stefano e Olga, hanno acquistato lì un bell’appartamento. Una scelta del tutto autonoma e individuale, ma che generosamente hanno messo a disposizione della Comunità, affinché questa proprietà rappresenti un punto di appoggio per progetti di cooperazione tra le due Comunità. Il nome della casa è Sunship, cioè relazione col Sole.
Inoltre sono in elaborazione 3 convegni internazionali, uno per ottobre 2018, Scientists for Peace, un secondo per maggio 2019 sulla Coscienza di gruppo, The Planet within, e infine uno sull’Agni Yoga per la primavera 2020. Segneranno un grosso momento di apertura affinché l’Aula diventi davvero uno spazio di elaborazione e di irradiazione di nuovo pensiero in tutti i campi.
Infine ma non per ultimo, il sito web: fulcro dell’apertura all’esterno della Comunità che sta portando ormai da tempo ottimi frutti: la Comunità è una realtà sempre più conosciuta e che desta sempre più curiosità, tanto da vedere aumentate in modo esponenziale le richieste di visite e di soggiorni di primo contatto, a cui ora sono assegnati momenti programmati e presenti in calendario. Da queste richieste nasce, per poterle soddisfare al meglio, un nuovo modello di attività basata proprio su settimane di vita in Comunità, dal titolo “Light your Fire”.
IL TEMA DELL’EDUCAZIONE
Tutto nasce dai semi che vengono piantati e questi semi assumono per la Comunità l’importante tema dell’Educazione: il punto di partenza per costruire il futuro. Per nutrire questo ambito e analizzare cosa significa oggi Educazione per noi rifondandone il magnete, si è svolto con successo lo scorso febbraio-marzo il viaggio Educazione appunto in India da Auroville a Kalimpong e Darjeeling, che ha visto la partecipazione di 16 persone, tra cui 8 partecipanti sotto i 30 anni e 8 over 40. Molti i contatti e gli scambi arricchenti con insegnanti, responsabili di scuole e iniziative educative in loco, che hanno stimolato la creatività di gruppo portando all’elaborazione di nuove idee e modelli di cui i più realizzabili vedranno presto la luce. Per fare un esempio una delle proposte emerse è di far arrivare la fascia di età di cui si occupa Urusvati fino ai 18 anni e di spostare la fascia dai 18 in su nell’ambito delle attività formative per adulti; stiamo mettendo a punto un programma specifico per giovani dai 18 ai 28-30 anni, affinché trovino degli stimoli adatti alle esigenze del loro inserimento nella vita.
PASSAGGI GENERAZIONALI: TRAGHETTARE VALORI ACCOGLIENDO IL FUTURO
Diversi i passaggi di responsabilità avvenuti e di cui il nuovo assetto organizzativo porta espressione, tra tutti anche alcuni cosiddetti “passaggi generazionali” e, fra tutti, il più simbolico è quello avvenuto tra Rico e il nuovo Capo Cuoco Elena Airoldi.
A questo Proposito il prossimo futuro richiederà di prendere in considerazione una fase della vita che è la cosiddetta terza età: dovranno essere elaborati progetti a tema per completare il ciclo della vita con modalità creative che possano creare un vero e proprio ponte tra generazioni sfruttando al meglio le caratteristiche di ogni età avendone al contempo la giusta cura.
L’ESSENZA CHE GUIDA E GUIDERÁ I NOSTRI PASSI
Prima di fare bisogna ESSERE e la Comunità non sfugge a questo precetto. Tutte le imprese e i progetti realizzati e da realizzare rispondo da sempre e oggi più che mai a un proposito che li anima e li rende possibili nel dispiego enorme di energie su ogni piano. Un proposito che nel tempo sempre più si svela e di cui assumersi piena responsabilità individuale e di gruppo.
Un proposito che ha un duplice aspetto: uno più immediato e che forse è più visibile, ovvero quello di rappresentare una cellula di nuova vita, attiva in tutti i campi e operante attraverso la ricerca di modelli di manifestazione nuovi e creativi in ognuno di essi.
Poi vi è un proposito che è anche più profondo del primo, e di cui quest’ultimo è solo un’espressione: il proposito di rappresentare un punto di esperienza e di ancoraggio sul Pianeta dei processi che portano allo sviluppo della coscienza di gruppo, del discepolato di gruppo e dell’iniziazione di gruppo.
Iniziazione di gruppo vuol dire semplicemente che un gruppo eleva la vibrazione della sua coscienza e impara a vivere in modo allineato all’anima e da questa ispirato. E lo fa non solo come singoli individui, ma come gruppo: questa è la sfida maggiore, ma è anche il maggiore risultato.
Su questo impegno siamo uniti al Fondatore di questa Comunità, siamo tutt’uno con la sua coscienza: è questo il punto in cui possiamo incontralo e da cui possiamo continuare a lavorare insieme senza cadere nelle trame del ricordo nostalgico che potrebbe sviare il nostro sguardo rivolto al futuro.
L’identità quindi come parte di questo Gruppo, a cui rivolgere le nostre energie e con cui identificarci è sarà in futuro la seguente:
Servitori con Gioia in un Centro di sperimentazione dell’Iniziazione di Gruppo