I tre Leadership Lab che si sono svolti nell’intervallo tra i due convegni internazionali sono stati incontri molto stimolanti di indagine più profonda e intima sulla “vera” leadership.

Nei Leadership Lab i partecipanti hanno condiviso i passi che hanno fatto, oltrepassando una soglia interiore per assumere un livello ancora maggiore di presenza, visibilità e responsabilità nella leadership.

Particolarmente stimolante è il fatto che non solo stiamo tutti facendo un passo avanti, ma che stiamo veramente mettendo alla prova noi stessi nella riflessione sull’essenza della leadership. La leadership di cui abbiamo bisogno se vogliamo creare un mondo in cui il bene superiore prevalga davvero.

Mentre esploravamo le qualità che operano fondamentalmente il cambiamento, abbiamo identificato una delle più significative nella leadership del cuore. Ma che cosa significa? Ogni volta che parliamo del cuore e dell’amore, la mente evoca quasi sempre l’amore “sentimentale” che associamo alla famiglia, agli amanti e agli amici. Questo amore sentimentale è vitale, può essere profondo e ci introduce agli aspetti più ampi dell’amore come oblio di sé, umiltà, porre gli altri prima di sé stessi e altro ancora. Ma come sappiamo c’è ancora molto da capire e da esplorare sull’amore nella sua forma più pura.

E quando cerchiamo di applicarlo alla leadership può diventare ancora più complicato. La nostra esplorazione attraverso i convegni e i Leadership Labs finora ci ha portato a considerare necessaria la capacità di accogliere tutto (il cosiddetto “bello e brutto”) senza giudizio e di cercare di agire da una posizione di equilibrio. Per espandere la nostra capacità di includere – prospettive, persone, idee, differenze – e per cercare un nuovo punto di comprensione basato sull’impegno genuino a vedere che siamo parte di un tutto unificato. Siamo tutti connessi.

Ci siamo anche resi conto che i vecchi modelli di leadership devono essere abbandonati. Il fatto che siano così profondamente radicati nella nostra psiche e nel nostro DNA non rende facile il compito, che richiede uno sforzo di gruppo concentrato e determinato per lasciare andare e contemporaneamente muoversi verso qualcosa di nuovo. Non solo dentro di noi ma per conto dell’umanità e del pianeta.

Quindi mentre riflettiamo sul “nuovo” modello di leadership possiamo anche trovare conforto nell’esistenza di una coscienza superiore. Il nostro compito è di precipitarla nella nostra coscienza, il che richiede da una parte che eleviamo la nostra coscienza e dall’altra che stabiliamo un intento chiaro. Ci viene ripetuto più e più volte che un intento chiaro, genuino e sentito dall’anima è sufficiente per attivare i percorsi che precipiteranno il nuovo.

Potremmo definire ciò “attraversare la nostra soglia interiore.” Esaminare la parte di noi che è in grado di scegliere un nuovo modo di essere leader. Entrare negli esperimenti che produrranno risultati migliori per tutti. Assumersi i rischi (quelli che avvertiamo come tali) che ci fanno sentire in qualche modo vulnerabili, facendo un passo avanti, assumendoci maggiori responsabilità, sia dal punto di vista dell’energia sia nel mondo materiale. Uscire dalla nostra zona di comfort è di per sé un atto di leadership.

Uno degli effetti principali della nuova leadership sarà la nostra capacità di creare veramente una comunità globale.

Un mondo in cui costruiamo retti rapporti con tutti, consentiamo a tutti di far sentire la propria voce, di essere ascoltate e contribuiamo a creare le condizioni in cui tutti possono crescere e realizzare il proprio potenziale. Potremmo definirlo un senso più profondo di comunità. Ciò significa abbandonare qualsiasi senso di competizione e muoversi maggiormente verso la cooperazione e l’inclusione. Immaginate questo applicato alla politica, alla religione, all’istruzione, agli affari, alle nostre famiglie… dove, come leader, cerchiamo di vedere il tutto e di coltivare una cultura e un’intenzione in cui una connessione genuina per il bene di tutti informa ogni nostro atto.

Quindi, mentre contempliamo la nostra soglia interiore, l’invito è di prendere coraggio, stabilire un’intenzione chiara e aprirci al “modello” di leadership basato su un cuore ardente e amorevole, un equilibrio interiore che cerca ardentemente pace e armonia e un profondo impegno per il bene superiore.

Lorraine Flower