La cosa più radicale che ognuno di noi può fare, è essere presente con quello che sta succedendo nel mondo
Joanna Macy

Su queste note vogliamo portarvi l’esperienza dell’ incontro annuale del Global ecovillage Network, detto GEN gathering, tenutosi quest’anno presso la Nature Community, in Baviera, (Germania) a luglio. Sono stati 4 giorni intensi di incontro, scambio, apprendimento e riconnessione, preceduti dall’assemblea generale di GEN Europe.

Una delegazione CEV, formata da Silvia Pinciroli, Anette Hill, Riccardo De Amici, Luna D’Angelo e Rosalinda Malsegna ha partecipato a questo bellissimo evento, con lo scopo di rappresentare la nostra comunitá e intessere relazioni con movimenti, progetti e comunitá affini alla nostra, su scala europea ed internazionale.

Quest’anno il GEN gathering ha superato ogni record con 800 partecipanti da 41 paesi differenti. Il filo conduttore di questi 4 giorni é stato “ il lavoro che riconnette” (the work that reconnects), un movimento appartenente all’ecologia profonda che mira a ri-connettere le persone con la propria essenza profonda, il proprio corpo, le proprie emozioni, il prossimo e il mondo circostante. Guidati da un team di facilitatori di questo approccio, abbiamo attraversato 4 fasi di esplorazione nei 4 giorni:

  • Gratitudine per tutto quello che abbiamo
  • Riconoscimento delle emozioni e in particolare del proprio “dolore per un mondo che sta soffrendo, identificandosi come parte di un tutto vivente e interconnesso
  • Guardare con occhi nuovi, riscoprendo la propria creativitá e le tante soluzioni possibili
  • Andare avanti, riprendendosi la responsabilitá per il proprio individuale contributo al risveglio planetario.

Questi temi hanno dato una nota profonda ed emotiva all’intero incontro, creando opportunitá di riflessione, auto-analisi ed esplorazione delle proprie emozioni, il tutto supportato anche da un competentissimo team di supporto emotivo sempre disponibile a sostenere i partecipanti nei propri processi individuali.

Alle sessioni plenarie si è alternata una miriade di workshop sui svariati filoni (meditazione, ecologia, economia sostenibile, sessualitá consapevole, tematiche intergenerazionali, innovazioni tecnologiche nell’ambito della sostenibilitá..), spazi aperti in cui i partecipanti stessi potevano proporre attività e molto altro.

Tra gli highlight del gathering ci sono stati certamente i discorsi dei due ospiti d’onore, l’economista austriaco Christian Felber, che ha sviluppato un promettente modello di economia “per il bene comune” e l’autrice tedesca Vivian Dittmar, che ha portato un nuovo modello di ricchezza, non più fondato sul denaro ma derivante da una visione olistica e spirituale della vita. Questo nuovo concetto di ricchezza si misura in nuovi termini quali: l’abbondanza di tempo, di relazioni, di creativitá, di risorse ecologiche e di spiritualitá.

Molto vivo e acceso è stato anche il momento di incontro reciproco tra le numerose reti e comunitá presenti al gathering, nel cosiddetto “Meet the ecovillages” al quale noi stessi abbiamo contribuito con una bancarella, portando i nostri libri, zafferano e lavanda.

Infine, Silvia e Anette hanno dato un prezioso contributo proponendo un workshop su “La meditazione creativa: l’uso del potere del pensiero di gruppo per il nostro Pianeta e per un mondo migliore”

L’obiettivo del workshop offerto era di creare un campo di gruppo in cui rendere possibile un’esperienza reale e concreta nell’uso del pensiero unificato di gruppo convergente verso un pensiero-seme condiviso.

“Il nostro proposito era sfidante per vari motivi: il tempo era strettissimo (1 ora e mezza) per creare un campo di gruppo e trasmettere concetti importanti (pensiero e pensiero-seme, meditazione creativa e relative fasi, lavoro in gruppo e proposito di gruppo), inoltre non potevamo sapere chi avrebbe partecipato.
Quello che ci ha guidato è stato il senso di Servizio per la diffusione della Meditazione Creativa, e la piena fiducia che l’integrazione delle energie del cuore, mente e volontà accendono un potenziale creativo a nostra disposizione per il proposito comune, nel nostro caso la trasformazione delle correnti di pensiero che condizionano l’umanità attraverso un pensiero-seme, per la rigenerazione dell’aura del Pianeta.
È stata una magia assistere al processo attraverso cui i partecipanti, che non si conoscevano, si sono sentiti un organismo unico, ingaggiato in un scopo orientato al bene del Pianeta. Altrettanto per noi è stata un’esperienza magica in cui la nostra coscienza si è sintonizzata ad un flusso di bene maggiore e si è fatta canale per la discesa di energie spirituali. Questo ci ha dato un grande senso di Gioia e di Meraviglia, nonché la conferma che l’impegno fervido e ben orientato può diventare una fucina di trasformazione per un mondo migliore in cui lo Spirito si materializza e la Materia si spiritualizza.”

I riscontri dei partecipanti sono stati entusiastici perché hanno partecipato attivamente nella formulazione di un pensiero-seme che avesse significato per loro e che allo stesso fosse di impatto per il Pianeta. E soprattutto hanno condiviso di aver potuto sperimentare in prima persona il senso di unione di gruppo e la potenza del pensiero focalizzato.

Torniamo quindi a casa pieni di gioia, gratitudine e ispirazione in attesa del prossimo GEN gathering, che si terrà in Svezia nell’estate 2024.

A cura di Luna D’Angelo e Silvia Pinciroli