Quando, come, dove?   … La Vita ti porta là dove è il posto giusto e, seppure hai la tua bella responsabilità nella scelta, non sei mai l’unica/o protagonista.

Si può andare in “pensione” dal servizio?
Credo proprio di no, ma si può lasciare un campo di applicazione e, per così dire, “mutare lavoro”.

Questo è il mio caso oggi, giorno in cui mi appresto, dopo 20 anni di onorata attività, a mettere nel cassetto la lista delle cose da fare per la “Diffusione” e riconsegnare il computer “aziendale” dal quale tante email sono state spedite e altrettante pagine web implementate.

Si possono riporre gli arnesi, nel mio caso mouse, hard disk, videocamera, telefonino, PC, … ma non si può archiviare la creatività che anima l’incessante immaginazione e ideazione del futuro prossimo, quello che comincia domani e che va preparato oggi.

E con questo avrei finito la mia condivisione. Ma qui, alla benemerita “Redazione Newsletter”, usiamo raccomandare agli autori di non essere troppo sbrigativi e neanche troppo eloquenti: 600 parole, please!

Allora, ligia alle regole che ho contribuito in prima persona a definire, ecco ancora qualche parola su di me, e non solo.

La ragione dell’esserci e del fare

Da 30 anni conosco la Comunità, da 22 ho casa a Valle del Sole, villaggio residenziale della medesima, e da 19 vi abito stabilmente. Il movente della mia scelta e il fine che lo giustifica sono magnificamente sintetizzati nel mantra che ripetiamo dieci mesi su dodici nella meditazione sulle “Leggi e Principi della Nuova Era”. Lo scrivo di seguito perché per me è un manifesto di intenzione e progettazione fondamentale.

In uno sforzo unanime, insieme ai fratelli del gruppo e agli uomini di buona volontà,
Mi consacro alla costruzione della Nuova Città dell’Umanità
.
Farò quanto è in me per favorire l’avvento di una Nuova Era, che sia basata sulla
comprensione, cooperazione e compartecipazione e nella quale
ognuno e tutti possano sviluppare ed esprimere
i propri poteri creativi e le più alte possibilità spirituali.

Fin dall’inizio attratta dal potente richiamo che il mantra dell’Attività di gruppo (sopra scritto) faceva risuonare nella mia coscienza, ho cominciato a fare piccoli passi, scelte apparentemente non sostanziali o definitive. Ho assunto piccole responsabilità, lasciando che crescessero a poco a poco. Ho portato impegno e creatività nelle cose semplici come in quelle più grandi e complesse, assumendone interiormente quel carico di dedizione e cura che il fare implica. Dedizione e cura inizialmente non richiesti da nessuno in particolare, ma dettati dalla coscienza della necessità e dalla capacità di rispondere a essa. Quella che oggi abbiamo imparato a chiamare “azione indipendente”.

Quando, come, dove…

“Entro nel servizio e scopro il Piano Divino” annuncia l’ultima mattonella del Percorso Vita del giardino di Casa della Pace*… E così è. Una volta “entrata/o” intuisci, comprendi, che sarà senza soluzione di continuità.
Ma come e dove servire?
La questione è secondaria; la Vita ti porta là dove è il posto giusto e, seppure hai la tua bella responsabilità nella scelta, non sei mai l’unica/o protagonista. Certo è necessario chiedersi quale strada intraprendere, scegliere la propria direzione e poi, in buona misura, affidarsi, diventando il viandante con il lume in mano. Ma che sia un buon lume, per poter vedere la strada, i segnali, gli svincoli, le rotonde (quante rotonde!) e le varie uscite e deviazioni possibili.

La strada infinita

Dunque mi fermo un attimo per guardarmi attorno e fare il “tagliando” al veicolo…
Preparerò gli abiti da mettere in valigia, gli strumenti da portare, la lista delle cose che desidero imparare… E poi eccomi pronta a riprendere la strada.

La Meta? Onorare la Vita.
Il Bagaglio essenziale? Responsabilità, dedizione, cooperazione, amore.
Il Nome della via da percorrere? “Servizio”.

Consapevoli del senso del nostro lavoro, lo consacriamo al servizio. Lavoriamo in gioia!

M. Concetta Capodanno

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*  Per chi non lo sapesse, trattasi di uno dei Casali CEV, nel cui giardino il fondatore della Comunità ha ideato e fatto realizzare un percorso meditazione riflessiva a tappe, che partendo dalla conoscenza di sé porta alla scoperta del servizio al Bene comune.