La focalizzazione insegna come ricevere energia, come modificarla e qualificarla in sicurezza come forza del bene per soddisfare i bisogni del momento, per poi inviarla nel mondo come dono.
Ho avuto il privilegio e il piacere di essere un membro residente della comunità di Findhorn nel nord-est della Scozia per quasi quattordici anni e ho assistito all’introduzione della “focalizzazione” come funzione importante nella nostra vita di gruppo interiore ed esteriore.
A metà degli anni ’70 Peter Caddy visitò in Canada la 100 Mile House Community, che faceva parte dell’organizzazione Emissari della Luce Divina. Tornò da quell’esperienza con molte suggestioni positive, alcune delle quali volle introdurre a Findhorn. In particolare lo attirò molto l’idea del “focalizzatore”.
Per gli Emissari, un focalizzatore era qualcuno che faceva da mentore e guidava spiritualmente un’altra persona: così, a ogni persona veniva assegnato un focalizzatore, che supervisionava il suo sviluppo spirituale. All’interno del Gruppo Centrale di Findhorn (che aveva il compito di garantire che il proposito fosse ribadito durante tutte le attività) abbiamo invece deciso di espandere questa nozione di focalizzazione al di là di una relazione di tutoraggio.
Ci attrasse molto il ruolo del focalizzatore come funzione di “gestione spirituale” e quindi implementammo una nuova organizzazione all’interno della comunità. Ogni dipartimento di lavoro aveva qualcuno nominato “focalizzatore” che, oltre alla consueta funzione di leadership e gestione, aveva il compito di mantenere il focus spirituale per quell’area della comunità. Per esempio, chi era “focalizzatore” della Manutenzione, della Cucina o del College, aveva il compito di mantenere una relazione energetica con l’Angelo (o Deva) sovra-illuminante del dipartimento e assicurarsi che questo fosse allineato con lo scopo principale generale di Findhorn. Il focalizzatore fungeva da amministratore spirituale e prima dell’inizio del lavoro quotidiano, teneva una “sintonizzazione” di gruppo che aiutava le persone a essere più in contatto con la vita interiore e lo scopo di quel particolare dipartimento o area di servizio.
Oltre al Gruppo centrale, istituimmo un gruppo di coordinamento di tutti i focalizzatori dipartimentali che si incontravano settimanalmente. Abbiamo imparato tantissimo e ricordo un episodio in particolare. Robert Ogilvie Crombie (o ROC come lo chiamavamo) era in contatto con le intelligenze sovra-illuminanti dei Regni di Natura e fungeva anche da guardiano e protettore spirituale di Findhorn. Per tutti noi era l’immagine di Gandalf nella vita reale.
Un giorno, mentre partecipava a una riunione settimanale di un gruppo di focalizzatori, ROC condivise alcuni spunti per aiutarci a conoscere l’uso saggio dell’energia spirituale. Iniziò descrivendo ciò che noi avevamo inavvertitamente provocato sui piani interiori e che lui vedeva telepaticamente. Spiegò che a livello eterico c’erano blocchi di energia accumulati in tutta la comunità e che tale energia era al momento sbilanciata. Ci ricordò gentilmente che, se invochiamo l’energia, allora dobbiamo usarla immediatamente per garantire che ci sia un flusso libero di supporto che possa circolare attraverso e dai regni superiori.
Nel nostro entusiasmo giovanile, ci eravamo concentrati solo sull’invocare e richiamare energie da varie fonti “deviche”, ma non le avevamo utilizzate nel servizio. Ci spiegò che l’energia può essere invocata, ma non per essere accumulata. Tutto ciò che riceviamo dalla vita lo dobbiamo dare e utilizzare con saggezza al servizio del Bene più grande. Avevamo creato un blocco nel sistema non utilizzando ciò che avevamo ricevuto. Quello che abbiamo imparato quel giorno da ROC era uno dei segreti della focalizzazione: vale a dire, che siamo gli agenti sulla Terra della circolazione divina dell’energia creativa e che è nel dare disinteressato che alla fine riceviamo.
Molti anni dopo, nel 1993, quando un gruppo della Comunità di Etica Vivente visitò Findhorn, Sergio Bartoli fu attratto dal termine e dalla funzione di ‘focalizzatore’, perché corrispondeva al suo concetto di leader di un progetto o di una Scuola che fungesse da punto focale per l’energia spirituale. La funzione di focalizzatore a Findhorn ha rafforzato l’importanza che Sergio attribuiva alla psicoenergetica come percorso di sviluppo spirituale consapevole per un gruppo compartecipe del servizio planetario.
Il resto della storia è ben noto a tutti coloro che conoscono l’evoluzione della Comunità di Etica Vivente negli ultimi trent’anni. La focalizzazione è diventata una funzione naturale della vita quotidiana di gruppo. La saggezza acquisita attraverso l’esperienza è stata utilizzata per sviluppare il corso triennale della Scuola di Focalizzazione di Gruppo. L’ulteriore esplorazione e l’approfondimento dell’arte e della scienza della focalizzazione continua ancora oggi all’interno della Comunità come elemento chiave nell’evoluzione della vita di gruppo. Anche qui a Meditation Mount in California – un centro gemello della Comunità in Italia – comprendiamo e impieghiamo i principi e le pratiche della focalizzazione.
L’arte e la scienza della focalizzazione di gruppo ci mostrano come operare in modo più efficace all’interno della circolazione continua della forza vitale attraverso la multidimensionalità della creazione.
La focalizzazione insegna come ricevere energia, come modificarla e qualificarla in sicurezza come forza del bene per soddisfare i bisogni del momento, per poi inviarla nel mondo come dono. In questo modo diventiamo partecipanti attivi e causali della Grande Catena della Benedizione.
Michael Lindfield
Presidente di Meditation Mount