Quel momento è ricco di possibilità che attendono solo di essere esplorate, prima fra tutte la meravigliosa possibilità di diventare ciò che siamo in verità, nulla di più ma anche assolutamente nulla di meno.

 

Prima o poi succede, non per tutti allo stesso momento e alla stessa età, ma succede anche se non tutti se ne accorgono, o meglio, non vi danno importanza. Che cosa?  Beh che arrivano nuove domande e nuovi bisogni da soddisfare (o forse sempre gli stessi ma più pressanti) e le “vecchie” risposte che siamo soliti dare non vanno più bene anche se vorremmo che così non fosse.

Conduciamo, per una parte della nostra esistenza più o meno ampia, una vita che ci appare soddisfacente, in cui ci impegniamo a raggiungere tutta una serie di mete socialmente condivise e, potremmo dire, socialmente richieste. Durante questo nostro percorso difficilmente ci fermiamo per chiederci se tutto quel che facciamo e che stiamo costruendo è proprio quello che realmente desideriamo.

Non ci curiamo, durante questo tempo e spazio, di come ci sentiamo mentre corriamo nella nostra personale ruota del criceto… Corriamo e facciamo cose, intessiamo relazioni in cui spesso ciò che conta è compiacere e piacere, corriamo e siamo sempre attenti a cosa diranno e penseranno gli altri, tutti gli altri, si, anche i nostri familiari, corriamo, corriamo e non sappiamo davvero dove stiamo andando e, soprattutto, perché.

Poi, ad un certo punto la ruota si ferma o viene fermata da un evento che ci colpisce o da un cambiamento che ci è richiesto e che “dobbiamo” affrontare: casa, città, lavoro…

Fino a quel momento tutto sembrava andare per il verso giusto, poi, di colpo (o quasi) sembra che qualcosa non funzioni più, come se si fosse inceppato un meccanismo, lasciandoci quella sgradevole sensazione di smarrimento tipica di chi ha perso l’orientamento.

Qualcosa, non importa davvero cosa, ha interrotto una certa continuità e, di fatto, si è creato quello che potremmo definire punto di discontinuità, un tempo prezioso per l’opportunità che porta con sé, anche se lì per lì di buono sembra non avere proprio nulla.

Quel momento è ricco di possibilità che attendono solo di essere esplorate, prima fra tutte la meravigliosa possibilità di diventare ciò che siamo in verità, nulla di più ma anche assolutamente nulla di meno.

L’occasione per cominciare a intraprendere una strada di conoscenza di sé che può indicarci una direzione più chiara, mostrarci obiettivi fino ad allora non considerati possibili, liberarci da credenze su come siamo e sperimentare l’essere in divenire che alberga in ognuno di noi.

Ecco che cosa porta con sé la fermata della ruota!

Un Momento che arriva spesso senza essere annunciato (o almeno non in modo convenzionale) e che richiede adesione incondizionata…Il resto verrà da sé con il nostro impegno in una decisione che ci porterà ad esplorare la Vita che ci aspetta!

Allora, può valere la pena di approfittarne e, invece di riprendere a girare, fermarsi, magari non da soli, ma con altri che come noi stanno affrontando una simile battuta d’arresto e, con gentile coraggio, provare a dare una chance alla versione più autentica e realizzata di noi che non aspetta altro che di venire alla luce.

 

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